Lago di Garda – Giorno 2
La sveglia all’Hotel Alberta dove alloggio a Torbole e’ per le 7: intendo fare colazione presto ed uscire il prima possibile per poter affrontare con tranquillita’ la seconda meta’ del lago. Mi sento di consigliare fortemente questo hotel per chi come me intende fare il giro in due tappe, perche’ in una posizione comoda, gestito da personale simpatico, con camere in ottimo stato e una colazione da favola. Credo di aver goduto della colazione a buffet piu’ ricca, di alta qualita’ e bella a vedersi che abbia mai visto. Per chi fosse interessato ai dettagli (e purtroppo non ho fatto una foto): 3 o 4 torte fatte in casa, brioche fresche, cereali di vario tipo, marmellate e fette biscottate o pane fresco, succo d’arancia, caffe’ e/o cappuccino o latte e via dicendo, prosciutto e sottaceti (e forse anche uova se non ricordo male) per chi avesse voluto fare una colazione salata (e sicuramente ho dimenticato qualcosa). Dopo aver testato un po’ tutto, e aver realizzato di essere l’unico italiano tra i clienti (tutti di origine germanica) a colazione, salgo a preparare le borse per ripartire.
La mattina, come era giusto aspettarsi in un weekend di fine ottobre, e’ piuttosto fresca e finche’ non esce il sole devo rimanere coperto con calzamaglia e giacca a vento. I primi 5-10 km li percorro sulla strada normale in compagnia delle pochissime auto in giro a quest’ora di domenica. Ad un certo punto, non ricordo bene da quale km, comincia una pista ciclabile che corre proprio sul ciglio del lago. Decido di prenderla. Mi rallenta un po’ perche’ il fondo non e’ di asfalto liscio ma un po’ piu’ grezzo e talvolta l’asfalto si alterna a sassolini, pero’ e’ veramente un piacere farla. E’ veramente una soluzione fantastica che permette di viaggiare con tranquillita’ su due ruote senza essere disturbati dalle auto, ne’ arrecare disturbo sulla strada (perche’ lo so: alle persone in auto i ciclisti danno fastidio, cosi’ come a noi danno fastidio le auto).
La pista offre la possibilita’ di ammirare la costa opposta senza alcun ostacolo davanti, ed e’ tenuta veramente bene. Talvolta occorre scendere nel passaggio all’interno di qualche piccolo centro abitato, perche’ il fondo in pave’ e’ un pochino scivoloso, ma veramente ne vale la pena e andrebbe pubblicizzata e copiata come soluzione. Mentre proseguo lungo la pista, il cielo comincia ad aprirsi ed il sole scalda timidamente la giornata. La strada non presenta bivi, ne particolari difficolta’, quindi arrivo nella porta meridionale del lago (dove si allarga per intenderci) intorno alle 11.30.
Decido di farre un giro a Lazise, attratto dal bellissimo castello. Non parcheggio nemmeno la bici, ma la spingo fino alla zona pedonale che copre anche il lungolago, e attraverso le mura del castello scaligero. La giornata inizia finalmente a diventare bella calda: sembrava veramente una giornata di primavera. Finito il mio giretto a piedi, mi rimetto in sella alla volta di Peschiera dove intendo fermarmi a pranzare. Passo davanti a Gardaland, Movieland e i vari parchi divertimento di questa zona e arrivo finalmente a vedere le vecchie mura che circondano il centro di Peschiera intorno alle 13. Parcheggio la bici nella piazzetta di dove inizia l’area pedonale del centro e mi incammino alla ricerca di un posto per mangiare. Prendo una pizza in una panetteria e mi siedo a mangiarla su una panchina con vista su un canale che circonda le mura.
Vista l’ora e la bella giornata, decido di prolungare il mio giro con l’esplorazione dell’itsmo di Sirmione che mi costa una deviazione di soli 10 km (A/R) dal mio percorso principale per Desenzano. La visita vale veramente il prezzo dei km aggiuntivi. Lascio la bici proprio all’inizio della zona pedonale dove si trova il ponticello che permette di entrare nel centro storico e faccio il turista a piedi. Passo il bellissimo castello di Sirmione, percorro il centro storico e visito anche il piccolo parco che permette di vedere il lago in tutta la sua interezza. Per chi fa il giro del lago, questa e’ una tappa che va consigliata, perche’ il posto e’ molto carino. E a dire il vero, anche il centro di Peschiera mi e’ piaciuto. La conoscevo solo per Gardaland sinceramente, ed invece offre molto di piu’. Detto questo, una volta ripartito da Sirmione, mi dirigo a Desenzano dove ho qualche problema a raggiungere la stazione perche’ decido di vedere il lungolago ed esplorare i dintorni, ma in qualche modo arrivo a prendere il treno. Come me una decina di ciclisti e’ in attesa del treno: saliamo su carrozze diverse senza alcun problema e in poco piu’ di un’ora sono gia’ a Milano.