Bologna – Firenze – Giorno 2
Domenica mattina me la prendo comoda consapevole che mi mancano poco piu’ di 40 km a Firenze e per lo piu’ in discesa. Alle 9 vado a prendere la bici incontro una coppia di signori olandesi che avevano alloggiato nel mio stesso albergo. Siccome tutti avevamo borse da bici in mano, capiamo subito di avere qualcosa in comune. Cominciamo a parlare, e scopro che sono in viaggio da Roma all’Olanda per 30 giorni. Quando chiedono a me la mia destinazione finale, mi vergogno un po’ ehehe. La loro tappa di oggi consisteva nella mia di ieri, ma al contrario. Quindi partiamo insieme, ma in direzioni opposte: io in discesa, loro in salita. Un giorno spero che tocchi anche a me fare un viaggio del genere. Scendo piuttosto velocemente per qualche minuto, dopodiche’ inizio ad incontrare qualche leggero saliscendi e comincia ad aprirsi la vallata intorno.
Questo tratto e’ fantastico, immerso nel verde con il silenzio del mattino: ci sono solo io, qualche uccello che canta e avverte del mio passaggio, e ogni tanto alcuni ciclisti in gruppi piu’ o meno numerosi che con accento fortemente toscano mi salutano mentre salgono nella direzione opposta alla mia. Proseguo senza spingere troppo lungo la discesa per potermi godere il panorama, e inizio ad attraversare qualche centro abitato. Dopo 13 km ho esaurito il tratto in discesa, ora pedalo in piano per una dozzina di km fino all’ultimo strappetto di 4 km. Completato questo, un leggero tratto in piano fa da preludio all’ultima discesa. Durante la discesa incontro gia’ il cartello Firenze che mi indica l’entrata nel capoluogo toscano, ma ancora non vedo nulla, anche perche’ in questo tratto il marciapiede e’ circondata da alte pareti in cemento. Solo dopo un semaforo che alterna la circolazione nei due sensi, piego a sinistra su una ripida discesa e prendo un tornante a destra, superato il quale vedo in fondo alla valle Firenze in tutto il suo splendore. Intorno a me colline con i viali di pioppi allineati e in fondo la cupola del Brunelleschi che troneggia sulla citta’. Provo a fare uno foto senza attraversare la strada, ma non viene un granche’. Continuo a scendere, giungo a Firenze in una decina di minuti. Come sempre, entrati in citta’ il problema principale e’ raggiungerne il centro. Stavolta mi risulta piu’ facile che a Genova. Raggiungo la stazione di Santa Maria Novella dove controllo i treni per il ritorno e decido di concedermi due ore di liberta’ per girare la citta’.
Anche per il ritorno in bici potrei decidere di smontare la bici e prendere un InterCity, Italo o una Freccia, oppure salire su una regionale con la bici intera. Anche stavolta opto per il regionale. Con l’alta velocita’ avrei potuto fare direttamente Firenze – Milano, con il regionale devo passare per Prato – Bologna – Milano. Firenze – Prato impiega 20 minuti (treno delle 14.10), poi Prato – Bologna poco piu’ di un’ora (treno delle 14.40). Quando arrivo a Bologna, trovo l’asfalto bagnato da un temporale passeggero, che per fortuna si e’ concluso prima del mio arrivo. Ho un’ora prima della coincidenza per Milano, per cui ne approfitto per andare a visitare il centro.