Via Francigena
Riassunto
Per il ponte di Pasqua e Pasquetta ho deciso di scegliere un percorso che mi permettesse di scappare dalle piogge previste: quindi muovermi leggermente verso sud. Da tempo volevo mettermi sui passi della Via Francigena, e ho unito le due motivazioni per trovare questo giro. Il mio percorso parte da Fidenza dove poco dopo la stazione si trovano le indicazioni per la via Francigena: delle piccole etichette blu e bianche per i ciclisti, bianche e rosse per i camminanti. Lungo tutto il percorso le indicazioni non saranno precise e spesso sono stato costretto a ricorrere al libro guida che mi ero portato da casa.
A parte questo inconveniente che talvolta mi ha fatto un po’ innervosire, il tragitto merita di essere percorso: si passa dalla fatica della salita al passo della Cisa in mezzo ai colli emiliani alla discesa verso il mare toscano, fino a raggiungere nell’entroterra toscano la bellissima cittadina murata di Lucca. Il valore paesaggistico e culturale (e pure della qualità del cibo) di questo tratto della via Francigena è notevole, e a mio parere, superiore al Cammino di Santiago, che vince solo per la precisazione delle indicazioni e il numero di presenze e punti di accoglienza che contribuiscono a creare l’atmosfera. Sul Cammino di Santiago vieni trascinato inconsapevolmente all’interno dell’aura del pellegrino, sulla via Francigena rimani un semplice cicloturista. Questo è un punto su cui ci sarebbe da discutere: il potenziale della Via Francigena se comparato ai numeri del Cammino, è a mio modo di vedere, incredibilmente grande.
Difficolta’
Si tratta di un percorso molto impegnativo per il numero di chilometri giornalieri e i dislivelli da affrontare. Il passo della Cisa richiede un certo sforzo per salire ai 1000 metri del passo, e anche successivamente si alternano diversi strappi impegnativi. Purtroppo non è nemmeno semplice distribuire in modo diverso le distanze se si vuole alloggiare negli ostelli indicati dalla via Francigena. Però è possibile proseguire per vie meno ripide, accettando un traffico maggiore o un paesaggio leggermente meno interessante. Esistono quindi alcune alternative, che però consiglio di studiare prematuramente. E’ anche possibile seguire i cartelli per la via Francigena in auto, che sono molto più visibili, ma che non so quanto siano puntualmente posizionati (io li ho seguiti solo in parte).
In generale sono pochi i tratti coperti da pista ciclabile e talvolta ci si ritrova su strade trafficate. Con l’aggiunta dei dislivelli, direi che non è un tragitto adatto alle famiglie con bambini. L’utilizzo della bici elettrica su questo tratto potrebbe essere un’opzione interessante.
Raggiungibilita’
Fidenza si raggiunge comodamente in treno da Milano senza dover smontare la bici. I treni non sono frequentissimi, ma con una buona pianificazione ci si può trovare in sella dopo poco più di un’ora e mezza di viaggio ad una buona ora del mattino. Il ritorno da Lucca senza smontare la bici è più laborioso con cambi a Prato e Bologna e oltre 5 ore di viaggio.
Bellezza
L’alternanza di paesaggi e borghi fa di questo percorso una gioia continua. Si attraversano le colline dell’Emilia Romagna per scendere fino al mare nei pressi di Sarzana, passando per castelli, fiumi e paesini. Il lungomare di Massa offre pure la possibilità di un bagno, e a Lucca si respira aria di Medioevo.
Alloggio
L’alloggio insieme alla imprecisa distribuzione delle indicazioni è la nota dolente della Via Francigena (almeno in questo tratto). Non esistono molte strutture a buon mercato in stile Cammino per intenderci. Per trovare ostelli dedicati, occorre consultare la guida (quella di Terre di Mezzo è eccezionale in questo), e pianificare le proprie tappe sulla base dell’alloggio. Altrimenti occorre accettare soluzione più costose, che comunque richiedono sempre un minimo di organizzazione: si percorrono alcuni chilometri in zone poco turistiche, dove quindi non esistono strutture ricettive. Oltretutto, pianificando bene le proprie soste si riesce ad alloggiare in posti dove dedicarsi al semplice turismo: Marina di Massa e Lucca, per esempio. E’ possibile anche campeggiare, ma specialmente da Fidenza a Sarzana, non si notano molti camping: forse un paio. Quindi non è una soluzione troppo flessibile, a meno che si decida di fare campeggio libero.
Costi
Le tre variabili di costo sono sempre trasporto, cibo e alloggio. Il trasporto via treno è discretamente economico attraverso regionali: da Milano con 10-15 si arriva a Fidenza, e da Lucca si rientra con 25-30 euro (supplemento bici incluso). Per quanto riguarda cibo e alloggio dipende dai propri standad. In generale, non ho trovato ristoranti dall’aspetto lussuoso lungo il percorso soprattutto fino all’ingresso in Toscana. Un esempio però: l’ostello sul passo della Cisa offre letto per una notte, cena e colazione a 33 euro.