Gran Tour Puglia – Giorno 6

Sveglia leggermente anticipata rispetto al solito e tentativo di partenza alle 7.30, che fallisce per soli 10 minuti.

La strada per il centro di Gallipoli è molto tranquilla così come il centro cittadino, dove al semaforo di Corso Roma troviamo un bar con tavolini all’aperto per la colazione. Solita colazione esagerata che la maggior parte delle volte ci costa di più del pranzo, e salutiamo Gallipoli sotto un cielo terso..

Seguiamo ancora la litoranea, che ci garantisce una costante vista sul mare. Qualche volta dei marciapiedi/piste ciclabili ci permettono anche di staccarci dalla strada ed avvicinarci ulteriorimente al mare. Il percorso è facile, la strada è pianeggiante, il vento oggi è leggero, ed il sole finalmente batte forte. Con questa atmosfera piacevole pedaliamo agilmente tra Baia Verde, Marina di Mancaversa superando Punta della Suina. Facciamo una breve pausa al giardino costiero “Gabriele Toma” dopo un’ora e mezza (17 km) ed iniziamo a setacciare le spiagge che costeggiamo per decidere a quale fermarci.  Scendiamo dalla bici a Torre San Giovanni: la spiaggia è stupenda, con sabbia bianca finissima, massaggia i piedi, ma il mare è un po’ mosso ed è ancora troppo presto per fermarsi, perciò bagniamo giusto i piedi e ritorniamo in sella.

Il navigatore ci fa uscire da Torre San Giovanni portandoci a costeggiare su un sentiero il bacino di Rottacapozza, e ci ritroviamo quindi con le bici sulla sabbia. Ahia. Le ruote sprofondano, il sentiero è finito, ma la strada secondo la mappa non è lontana, decidiamo di quindi di spingere le bici a mano. Percorriamo 400 metri in 10 minuti, in cui proviamo tutte le strategie possibili: chi tenta di sollevare la bici ma con le borse è impresa titanica, chi va vicino al mare dove la sabbia è bagnata per evitare di affondare, chi si allontana alla ricerca di un po’ di erba. Alla fine sbuchiamo nuovamente su uno sterrato pedalabile che si ricollega ad una strada asfaltata e riprendiamo il ritmo.

Pedaliamo decisi fino alla spiaggia di Pescoluse, dove troviamo un comodo baretto appena fuori dalla spiaggia. Pranzo a base di pucce su spiaggia lunghissima, con mare mosso e divertentissimo. Ci godiamo il pomeriggio al mare e ripartiamo alla volta di Santa Maria di Leuca alle 16.45.

Paolo già stanco in mattinata ora accusa pesantamente la stanchezza, soprattutto il dolore al ginocchio crescente dai giorni scorsi, ora lo tormenta pesantemente: i piani previsti prima della partenza di stare sui 60 km al giorno sono saltati, non siamo mai riusciti a rispettarli, ed ora inizia a faticare. Questi ultimi 17 chilometri di giornata per lui sono faticosissimi: i primi 11-12 piuttosto pianeggianti ci portano al porto di Santa Maria di Leuca. Da qui, io e lui decidiamo di prendere subito la strada per l’agriturismo ad andatura lenta ma costante, mentre i Spillo e Use si fermano per un gelato.

La strada per il campeggio è in salita, ma davvero affascinante: gli ultimi due chilometri attraversano i tipici oliveti e sono costeggiati da muretti a secco ben conservati. Quando arriviamo al campeggio, Spillo e Use sono già lì: montiamo le tende, doccia e poi ritorniamo in sella per raggiungere un agriturismo a 2 km.

La cena è notevole per qualità e quantità, e tornare al campeggio in bici non è facile, ma ci riusciamo. Paolo soffre terribilmente per il dolore al ginocchio, e valuta la possibilità di fare parte del tragitto di domani in treno. Andiamo a dormire con questa preoccupazione, e domani valuteremo.

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