Gran Tour Dolomiti – Giorno 5

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Lago di Dobbiaco

Con gli ormai consueti 4 gradi mattutini, lascio il campeggio di Dobbiaco e parto alla volta di Cortina. Seguo la ciclabile per il centro del paese fino a raggiungere la deviazione per Cortina poco prima della stazione. Dopo una manciata di chilometri, la pista arriva a costeggiare il bellissimo lago di Dobbiaco, su una strada bianca. Lo sterrato sale quasi impercettibilmente in mezzo a una lunga pineta, sovrastata dall’imponenza delle dolomiti. E’ una delle piste ciclabili piu’ belle che abbia mai visto, per il paesaggio circostante e la manutenzione della pista stessa.

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Verso il Lago di Landro

Con il sole che pian piano mi scalda, raggiungo un grande pianoro intorno ai 1400 metri di altitudine dove trovo un bar ristorante, ma soprattutto vedo le Tre Cime di Lavaredo per la prima volta. Magico. Con me ci sono due motociclisti, impressionanti come me da questa opera d’arte naturale. Ci salutiamo e riprendiamo le nostre strade, che risalgono ancora blandamente fino al piccolo lago Durensee e ai 1550 m.s.l.m. del Passo Cimabianche. Questo e’ il punto piu’ alto dell’intero giro, quindi mi fermo a fare una foto di rito sotto al cartello. Tantissimi cicloturisti austriaci provenienti dal lato opposto mi imitano.

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Passo Cimabianche

Prendo la discesa e ben presto mi ritrovo in un altro tratto strepitoso della pista ciclabile. Dopo aver attraversato una pineta, e superato un paio di tunnel, mi ritrovo in una vallata dall’ampio respiro con massicci dolomitici ai lati. Spettacolare. Facendo un po’ d’attenzione in discesa sullo sterrato, raggiungo ben presto Cortina che mi accoglie con le sue casette tipiche. Pranzo velocemente dopo un breve giretto in centro, perche’ la giornata si sta raffreddando e il cielo rannuvolando. La ciclabile prosegue alternando tratti isolati a percorsi in comune con la strada principale. Sempre in leggera discesa, supero San Vito e Valle di Cadore, prima di arrivare a Calalzo. Proprio quando arrivo davanti alla stazione ferroviaria, mi raggiunge un violento temporale. Cerco un posto per dormire, ma campeggio e ostello son chiusi. E quindi trovo posto in una piccola osteria/albergo appena sopra la stazione all’angolo con la statale.

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