Alpe Adria – Giorno 5
La mattina ci alziamo di buon’ora, decidiamo di andare verso il centro a fare colazione, e quindi dopo aver rimesso in sella le bici con borse e tenda, partiamo. Facciamo spesa in un supermercato nella via che parte dalla stazione dei treni, e consumiamo la nostra lauta colazione su una comoda panchina nel parco del centro di Spittal. Alle 9.30 circa siamo in pista. Troviamo immediatamente i cartelli per rientrare sulla pista ciclabile poco prima del ponte sulla Drava, sulla costa sinistra del fiume. La prima parte del percorso ci vede passare il torrente Lieser sopra un ponte metallico, e costeggiare la linea ferroviaria fino ad arrivare a Molzbichl passando sempre per stradine ultra secondarie e pista ciclabile dopo una decina di km. Insieme con noi ci sono diversi cicloturisti, ed anche una coppia di italiani che incontriamo nell’unico tratto in cui un segnale logorato ci porta a perdere per 500 metri la pista ciclabile.
Da qui la pista corre proprio in prossimita’ del fiume, in mezzo ad un bel bosco che ci tiene al fresco in questa giornata molto soleggiata. Superando tratti di sterrato ed altri con asfalto raggiungiamo Ferndorf (17 km circa). Superiamo un ponte che ci porta sulla costa destra del fiume, e ci manteniamo da questo lato fino al trentaduesimo chilometro, quando all’altezza di Gummern, torniamo sulla riva sinistra della Drava. Durante il percorso continuano sorpassi e controsorpassi con gli altri cicloturisti, e non e’ raro trovare tavolini all’ombra dove potersi fermare per una pausa o addirittura a pranzare. Noi pero’ abbiamo deciso di tirare dritto fino a Villach, e pranzare direttamente all’arrivo.
La strada segue pedissequamente la riva del fiume, tenendoci nel fondo della valle senza permetterci di scorgere Villach fino a quando non siamo quasi all’interno della citta’. Ad un paio di km dall’arrivo infatti la pista ciclabile si congiunge con la pista della citta’ di Villach che riusciamo a riconoscere da qualche edificio moderno e dai campanili delle chiese. Decidiamo di salire al livello della citta’ lasciando la riva del fiume, attraversiamo il ponte e ci dirigiamo in un ristorante italiano dove mangiamo due belle porzioni di lasagne. Ci rilassiamo nel centro caldissimo della citta’ con un bel gelato e finalmente ci dirigiamo verso il campeggio. La strada per il campeggio ci riserva pero’ una sorpresa: la cartina ed un signore ci invitano a prendere una scorciatoia di 50 metri per evitare la strada trafficata. La scorciatoia e’ una striscia di asfalto dalla pendenza inverosimile che taglia in due il cortile dove pascolano tranquille una decina di mucche. Spinte le bici oltre questo ostacolo, in 400-500 metri raggiungiamo il campeggio. Scelta azzecatissima per passare due notti: campeggio con laghetto dall’acqua fresca e pulita, ristorante bar moderno, e bagno ultra lussuoso e lindo con porte scorrevoli automatiche. Piantiamo le tende, e dopo una doccia tranquilla andiamo a cenare nuovamente in centro.