Cammino di Santiago – Giorno 11
Stamattina ci svegliamo un pochino piu’ tardi del solito: dobbiamo prendere il bus alle 9 per Santiago. La fermata e’ a pochi passi dal nostro ostello, e dopo una colazione al bar, la raggiungiamo. Con noi ci sono molti altri pellegrini. Quando arriva il bus si crea un caos incredibile: noi smontiamo le bici e le carichiamo sul bus. ma intanto perdiamo la fila per salire e fare il biglietto. Risultato: rimaniamo a terra.
Per fortuna c’e’ un altro bus 30 minuti piu’ tardi. Stavolta prepariamo la strategia: io e Mattia in coda, Roberto e Salvatore con un ciclista spagnolo a cui prendiamo il posto a caricar le bici. Quando arriva il bus salgo immediatamente a bordo e acquisto i cinque biglietti. L’autista si lamenta, perche’ siamo solo in due a comprare biglietti per cinque. Mentre sto discutendo, per fortuna gli altri riescono a salire e l’autista si calma. C’e’ molto caos per salire: il bus ha posti limitati, i biglietti si fanno a bordo e i pellegrini son tanti. Purtroppo alcuni rimangono a terra, e son costretti a cercare soluzioni alternative o aspettare il prossimo bus due ore dopo.
Noi ci godiamo il viaggio di circa un’ora. A Santiago pranziamo e ci godiamo un pomeriggio da turisti in cui iniziamo ad organizzarci per il trasporto bici fino all’aeroporto e a casa. La sera, alle 19 andiamo in cattedrale nella speranza di partecipare alla messa tradizionale con il botafumeiro. Quando entriamo la chiesa e’ gremita, e siamo costretti a sederci per terra. L’atmosfera e’ indescrivibile. Tra la gente vestita di tutto punto come per la messa della domenica, si confondono pellegrini con i sandali, bandane in testa, la conchiglia al collo e, inconfondibili, i segni della stanchezza e di tutti i giorni trascorsi a camminare. Ancor piu’ del botafumeiro che i frati fanno ondeggiare tra le navate ad altezza impressionante, mi sorprende e mi riempie di gioia vedere cosi’ tanta gente che ha condiviso il mio stesso percorso.