Alpe Adria – Giorno 8
Dopo una serata nella festa in piazza a Tarvisio, la mattina facciamo colazione in albergo e ci dirigiamo immediatamente verso la pista ciclabile. Stamattina siamo in ottimo orario: non sono neanche le 9. Nel momento in cui appoggio la bici alla staccionata che delimita la pista ciclabile un signore si avvicina, inizia a chiedere del nostro viaggio e comincia a raccontarci una serie di avventure che lo hanno visto coinvolto nel mettere in mostra le sue bici d’epoca in tutto il Friuli. Ci parla anche di affascinanti percorsi in bici verso la Slovenia e alla fine quasi un’ora vola parlando: quando lo salutiamo sono le 9.50. Avevamo in mente di essere entro le 14 a Venzone per poter partecipare alla festa della lavanda nel pieno della manifestazione, tarderemo un po’.
I primi 5 km di oggi sono in leggera ed impercettibile salita, lungo il percorso della vecchia ferrovia, ed e’ uno spettacolo con la bella giornata di sole, la pista in condizioni ottimali, i pini intorno e i tantissimi cicloturisti. Attraversiamo pinete, pascoli e ponti nel mezzo della vallata circondata da montagne non troppo alte. Dopo qualche chilometro iniziamo ad attraversare simpatici tunnel usati un tempo dalla ferrovia: il passaggio all’interno delle gallerie ci offre un po’ di refrigerio e con la strada in leggere discesa e’ veramente una pedalata rilassante.
Da Ugovizza, a circa 10 km dalla nostra partenza, comincia una serie di passaggi panoramici su ponti sopra il fiume Fella dall’acqua di un azzurro limpidissimo, di fianco a cascate di torrenti che si immergono nel fiume e a pareti rocciose affascinanti. Ogni occasione e’ buona per una foto. Incontriamo pure un gruppo di ragazzi che ha deciso di uscire dal percorso della ciclabile per farsi un bagno in una piccola caletta. Li salutiamo con un po’ di invidia e proseguiamo. Ad un certo punto siamo costretti ad uscire dalla pista ciclabile e a proseguire lungo una strada secondaria dove incontriamo per la prima volta il problema della mancanza di indicazioni. Come noi altri 4 cicloturisti sono in difficolta’ sulla strada prendere. Ad un bivio tra una strada in ripida salita ed una discesa, decidiamo di scendere ed entrare sulla statale. La scelta si rivela azzeccata: qualche centinaio di metri piu’ avanti ritroviamo un cartello che ci indica la ciclovia.
Lo seguiamo e ci ritroviamo a dover salire lungo una rampa molto ripida. Nel momento in cui arriviamo vediamo una ambulanza che soccorre una cicloturista che per fortuna non sembra essersi fatta troppo male. La rampa e’ veramente ripida e pericolosa: impossibile superarla pedalando per via dei gradini ai lati e pericoloso spingendo la bici per la pendenza. Con un po’ di fatica ed attenzione, la affrontiamo e siamo di nuovo sulla vecchia ferrovia. Dopo 45 chilometri siamo a Resiutta dove la pista ciclabile termina proprio di fronte a due rosticcerie affollatissime. Affamati e accaldati, decidiamo di pranzare qui. Optiamo per la rosticceria meno affollata e ci rilassiamo nella fresca sala interna del locale.
Dopo pranzo perdiamo una decina di minuti alla ricerca del percorso da seguire: la pista ciclabile si interrompe bruscamente senza indicazioni in un parcheggio della stazione abbandonata di Resiutta. Prendiamo una stradina secondaria che parte da dietro il parcheggio, ma ci ritroviamo subito sulla statale. Altri due cicloturisti sono confusi come noi. Decidiamo di prendere la statale e seguirla per i restanti 16 km fino a Venzone. Arriviamo alla festa della lavanda intorno alle 15.30, e ci incamminiamo nel centro storico inebriato da profumo di lavanda e colorato interamente di viola. Si trova qualunque cosa colorato, profumato o decorato a base di lavanda.
Quando arriviamo nella piazza principale, e’ in corso la premiazione della gara di pulitura della lavanda. Facciamo un giro intorno alle mura antiche prima di riprendere in direzione di Gemona dove si trova il campeggio nel quale alloggeremo. Non abbiamo indicazioni da una ventina di chilometri, quindi ci affidiamo al mio telefono e per un breve tratto riusciamo ad evitare la statale passando su una ciclabile. Raggiungiamo il campeggio intorno alle 16.30. Notiamo subito il basso livello di pulizia e l’elevata presenza di insetti nei bagni e zone ristoro, ma non abbiamo altri campeggi nelle vicinanze e siamo piuttosto stanchi, quindi ci adattiamo. Per cena andiamo in un bel ristorante consigliato da Trip Advisor a 3 km dal campeggio lungo la strada statale.