Via Francigena – Giorno 3

Chiesa di Pietrasanta
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Pietrasanta

Al camping Dolce Sole di Marina di Massa, uno dei gestori ultra gentile, mi prepara un caffè con un croissant prima ancora di aprire il bar. In questo modo, alle 8 sono già in bici: ho bisogno di arrivare a Lucca entro le 14 per poter prendere un treno che mi riporti a Como per le 21. Mi dirigo subito verso il lungomare, e tiro dritto in direzione di Forte dei Marmi. Presto vengo affiancato da un gruppone di ciclisti, a cui mi metto a ruota: nonostante il peso che mi porto nelle borse, marcio a 27 km/h per 45 minuti e in un’ora sono a Pietrasanta.

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Statua di Gaber

La strada che fin qui era stata tutta dritta e clamorosamente piatta, mi porta verso l’entroterra in direzione di Camaiore senza ancora dislivelli degni di nota. Ma proprio da questo paese parte una bella salita pedalabile affrontata a quest’ora da molti ciclisti che mi porta a vedere dall’alto i paesi che ho appena superato. La strada immersa nel verde con muretti a secco e cipressi, è un piccolo scorcio di Toscana che mi accompagna fino allo scollinamento dove trovo puntuale una fontana. Dopo una breve sosta con foto alla statua di Giorgio Gaber, mi butto nella discesa che mi porta a Valpromaro.

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Porta di Lucca

Dopo circa un chilometro dal paese, il cartello per la via Francigena in auto (che oggi seguo come indicazione per tutto il percorso) mi spinge a prendere una stradina secondaria a destra dalla provinciale SP1 in direzione di Piazzano. Parte un altro bello strappo in solitaria su una strada in mezzo al bosco. Quando supero quest’ultimo ostacolo, riscendo su un’altra strada che mi conduce ben presto sulla Pista Ciclabile del Parco Fluviale di Lucca.

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Arrivo a Lucca

La pista segue il corso del Serchio su fondo sterrato, e dopo 5 km mi guida all’attraversamento del ponte sul fiume. Ormai sono nel centro abitato di Lucca, e in un paio di chilometri raggiungo le mura del centro. Oltrepasso gloriosamente una delle porta dopo aver fatto una doverosa foto ricordo, e mi incammino verso il centro. Trovo subito un ottimo posto dove pranzare, e ho pure una mezz’oretta a disposizione per esplorare la piazza e le vie del centro prima di dover andare a prendere il treno.

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