Langhe – Roero

 

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Riassunto

Terzo giorno del nostro weekend lungo pianificato nelle Langhe, ed abbiamo deciso di spingerci nel Roero attraversando il Tanaro. Ne e’ uscito un tour da 50 km tondi, piu’ semplice degli altri due per dislivello totale, ma con la salita per Guarene da non sottovalutare soprattutto se percorsa nelle ore piu’ calde. Giro davvero interessante per apprezzare il differente orientamento agricolo delle due zone di Langhe e Roero: la prima quasi totalmente dedicata all’uva, la seconda in gran parte al nocciolo. Le geometrie perfette delle Langhe possono regalare un colpo d’occhio migliore soprattutto la prima volta che si visitano, ma il Roero ha un fascino maggiormente selvaggio, un sapore minore di artefatto (se mi e’ concesso). In sostanza, per dire che entrambe valgono il prezzo del biglietto.

In aggiunta, ci siamo permessi una deviazione davanti allo stabilimento della Ferrero, dove con sommo dispiacere non abbiamo trovato come comprare della Nutella. E ovviamente, abbiamo staccato i piedi dai pedali per visitare gli eleganti borghi di Guarene e Neive. Foto d’obbligo alle panchine giganti che lungo il percorso si trovano indicate qua e la’: noi ci siamo fermati a quella sotto Neive.

Difficolta’

Si tratta di 50 km tondi tondi, con tre piccoli gran premi della montagna dal dislivello che oscilla tra i 100 e 200 metri ciascuno. Da Tour de France la salita per Guarene per chi non e’ allenato o non ha una ebike, con punte del 13% di pendenza: sforzo intenso ma si riesce ad esaurire in una ventina di minuti circa. Come i giri degli altri giorni le ciclabili sono poche, soprattutto si trovano quando si entra nell’abitato di Alba, che e’ ricoperta da una fitta rete ciclabile che permette di andare ovunque (o almeno ci e’ parso cosi’); fuori dal centro abitato, le strade sono secondarie e poco trafficate, quindi si pedala tranquilli. Fontane e bar disponibili a Guarene e Neive.

Raggiungibilita’

Il nostro punto di partenza ed arrivo per ogni gita e’ stato Diano d’Alba, che abbiamo scelto per due motivi: posizione sempre ravvicinata ai giri che avevamo pianificato, agriturismo dalle recensioni ottime dove alloggiare. Non ci siamo preoccupati molto della raggiungibilita’ coi mezzi pubblici, perche’ stavolta ci siamo spostati in auto agganciando le bici al portabici. Se ci si dovesse organizzare con i mezzi, la soluzione piu’ semplice, sarebbe quella di tenere come base Alba che e’ raggiunta dalla stazione ferroviaria. Questo giro passa proprio da Alba, quindi tenere questa come base riduce pure leggermente la distanza ed il dislivello rispetto alla traccia che ho condiviso.

Bellezza

Rispetto agli altri due giorni nelle Langhe dove la geometria dei vigneti aveva fatto da padrona, qui troviamo un paesaggio nuovo, piu’ selvaggio per certi versi, ma comunque ordinato: enormi distese di noccioli ordinate riempiono questa zona, con i vigneti che rimangono lontani sullo sfondo dall’altra parte del Tanaro. Oltre ai noccioli, i borghi di Guarene e Neive arricchiscono la gita, con castelli e mura antiche che guidano dentro a borghi dall’aspetto incantato.

Alloggio

Noi abbiamo fissato l’alloggio ad un agriturismo nei pressi di Diano d’Alba. Questa opzione ci ha permesso di entrare sulle tracce previste percorrendo tra i 2-4 km ogni giorno. Non va nascosto che la posizione sopraelevata dell’agriturismo voleva dire una rinfrescante discesa mattutina ma anche una terribile salita al ritorno: abbiamo scoperto due strade alternative, una “direttissima” dritta senza curve da affrontare senza prendere fiato e tutta in piedi sui pedali, ed un’altra (quella percorsa dalle auto) curveggiante fatta di pendenze piu’ dolci. Con e-bike nessuna delle due ha rappresentato problemi, anche se sulla “direttissima” Denise ha infilato la modalita’ Turbo. D’altra parte, per chi riesce a raggiungere la zona in giornata, il tour si completa in un giorno e si riesce a rientrare a casa senza problemi.

Costi

Va detto che le Langhe non sono cosi’ a buon mercato e forse anche il post Covid ha portato ad un incremento dei prezzi allo scopo di recuperare le immense perdite dei vari lockdown. Ce la siamo abbastanza goduta, ed e’ noto che il cicloturista ama mangiare, e bene. Quindi, soprattutto la sera, ci siamo diretti verso agriturismi ben quotati su The Fork o altre app, ed abbiamo speso una media di 30-40 euro a testa per un piatto principale, calice di vino e dolce. Anche l’agriturismo aveva superiori alle nostre attese, ma in media con quelli della regione. Bisogna prepararsi a spendere un pochino di piu’ rispetto ad altre zone d’Italia. Con una gita giornaliera sfruttando la stazione di Alba, si possono abbassare drasticamente i costi.