Langhe – Roddino

 

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Riassunto

Nella ricerca di esplorare nel modo piu’ completo possibile le Langhe durante il nostro weekend lungo, abbiamo trovato questo percorso che si estende lungo l’area a sud-est di Alba, toccando le localita’ di Roddino, Benevello e Treiso. Soprattutto la salita verso quest’ultimo ci ha regalato dapprima fantastiche viste dall’alto su Alba stessa, e successivamente ampi scenari da fotografia sui vigneti ancora piu’ spettacolari di quelli del tour per Barolo. Giro che potrebbe risultare impegnativo con bici muscolare, piacevole con ebike. Tutto su strada asfaltata, senza pista ciclabile se non sul breve tratto di statale che porta ad Alba e dentro Alba stessa, ma in generale traffico quasi inesistente.

Difficolta’

Quasi 60 km partendo dall’agriturismo nel quale abbiamo alloggiato: dislivello e caldo afoso potrebbero mettere un pochino in difficoltà. Noi abbiamo affrontato questa tappa con una bici muscolare ed una ebike: con la bici muscolare un pochino di allenamento è richiesto per non arrivare ad odiare la salita, seppur dolce; con la ebike si pedala tranquillamente in modalità Eco/Tour per gran parte del percorso godendosi appieno il paesaggio. La salita più ripida è la strada in uscita da Alba dove è possibile trovare ancora un numero non irrisorio di auto, ma superata quella le pendenze si riducono così come il traffico. Attenzione al caldo perchè si viaggia sempre in pieno sole senza riparo di alberi nè edifici. Anche per trovare cibo, meglio portarsi qualcosa e pianificare bene una eventuale pausa pranzo: i punti dove trovare ristoro sono davvero pochi.

Raggiungibilita’

Il nostro punto di partenza ed arrivo per ogni gita e’ stato Diano d’Alba, che abbiamo scelto per due motivi: posizione sempre ravvicinata ai giri che avevamo pianificato, agriturismo dalle recensioni ottime dove alloggiare. Non ci siamo preoccupati molto della raggiungibilita’ coi mezzi pubblici, perche’ stavolta ci siamo spostati in auto agganciando le bici al portabici. Se ci si dovesse organizzare con i mezzi, la soluzione piu’ semplice, sarebbe quella di tenere come base Alba che e’ raggiunta dalla stazione ferroviaria. I giri non si allungherebbero neanche di molto.

Bellezza

Parlare della bellezza delle Langhe e’ fin troppo facile. La cosa da far notare pero’ e’ la capacita’ di apprezzamento del paesaggio nettamente superiore in bicicletta rispetto all’auto: qui anche la lenta salita in bicicletta lungo la dorsale dell’ennesima collina ricoperta da vigneti diventa un lungo momento di estasi da godere a 360 gradi. In auto la vista ristretta al livello di un misero finestrino e resa fuggente dalla velocita’, riducono notevolmente il piacere.

Il percorso di oggi rispetto a quello che ci ha portati a Barolo, offre viste sui vigneti ancor più da cartolina. La strada taglia come un coltello i vigneti e da letteralmente l’idea di entrarci, offrendo cornici fantastiche per foto d’autore (non è il nostro caso, ma immagino che per chi sia in grado, con questo paesaggio riesca persino troppo facilmente). Affascinante il castello di Serralunga d’Alba.

Alloggio

Noi abbiamo fissato l’alloggio ad un agriturismo nei pressi di Diano d’Alba. Questa opzione ci ha permesso di entrare sulle tracce previste percorrendo tra i 2-4 km ogni giorno. Non va nascosto che la posizione sopraelevata dell’agriturismo voleva dire una rinfrescante discesa mattutina ma anche una terribile salita al ritorno: abbiamo scoperto due strade alternative, una “direttissima” dritta senza curve da affrontare senza prendere fiato e tutta in piedi sui pedali, ed un’altra (quella percorsa dalle auto) curveggiante fatta di pendenze piu’ dolci. Con e-bike nessuna delle due ha rappresentato problemi, anche se sulla “direttissima” Denise ha infilato la modalita’ Turbo. D’altra parte, per chi riesce a raggiungere la zona in giornata, il tour si completa in un giorno e si riesce a rientrare a casa senza problemi.

Costi

Va detto che le Langhe non sono cosi’ a buon mercato e forse anche il post Covid ha portato ad un incremento dei prezzi allo scopo di recuperare le immense perdite dei vari lockdown. Ce la siamo abbastanza goduta, ed e’ noto che il cicloturista ama mangiare, e bene. Quindi, soprattutto la sera, ci siamo diretti verso agriturismi ben quotati su The Fork o altre app, ed abbiamo speso una media di 30-40 euro a testa per un piatto principale, calice di vino e dolce. Anche l’agriturismo aveva superiori alle nostre attese, ma in media con quelli della regione. Bisogna prepararsi a spendere un pochino di piu’ rispetto ad altre zone d’Italia.