Torino – Savona

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Riassunto

Al termine dei tre mesi di lockdown, volevamo assolutamente fare un giro in bici che avesse il gusto dell’impresa ma che non ci costringesse a prendere troppi mezzi e che si potesse concludere in 3 giorni tranquillamente. Quale impresa migliore di arrivare in bici al mare? Abbiamo quindi trovato un percorso su strade secondarie, sterrati e qualche sentiero da Torino a Savona. Per abbozzare il percorso ci siamo affidati ad un sito ricchissimo di viaggi che si trova a questo link. Presa la traccia da questo viaggio, l’abbiamo riadattata alla nostra condizione fisica (precaria) post lockdown utilizzando il configuratore di percorsi di Hammerhead. E’ uscito un tragitto da 190 km in tre giorni che ci ha permesso di attraversare le Langhe con scorci fantastici, di fare qualche salita e anche di attraversare sentieri al limite della praticabilità che hanno reso l’impresa vera e propria: non si può consigliare alle famiglie, richiede un po’ d’allenamento e magari qualche correzione per evitare di spingere la bici su per salite ripide e fangose.

Per questa avventura ci siamo ritrovati in tre intrepidi cicloturisti della domenica: oltre a me, c’era Paolo che rispolverava la bici che l’aveva accompagnato nel nostro primo storico cicloviaggio in Corsica a 6 anni di distanza (come me ricordava il brio degli anni che furono, quando ancora vedevamo lontano l’orizzonte dei 30 anni con il suo inesorabile tracollo fisico); e Marco (detto Spillo), il giovane della comitiva, carico di speranze e di entusiasmo, al battesimo del cicloviaggio.

Difficolta’

Siamo partiti in tre e siamo arrivati in tre, quindi è fattibile. Però è faticoso, soprattutto per come abbiamo dovuto suddividere il percorso e poi perchè non andavamo in bici da tanto tempo (almeno i miei compagni di viaggio). Abbiamo suddiviso il percorso in tre tratte:

  • Giorno 1: 90 km in gran parte pianeggianti a parte la salita finale,
  • Giorno 2: 55 km con saliscendi nel pieno delle Langhe
  • Giorno 3: 45 km con iniziale salita e poi tutta discesa fino a Savona

L’abbiamo suddiviso in questo modo per tre motivi: avevamo bisogno di arrivare presto a Savona per prendere i treni di rientro, i campeggi lungo il tragitto che avevamo studiato sono rarissimi, e abbiamo cercato di equilibrare la difficoltà delle tappe tra distanze e dislivelli.

Per chi è allenato è un percorso assolutamente fattibile, non banale perchè ha qualche saliscendi soprattutto nel secondo giorno. Nel nostro caso, è stato pieno di fatiche: Paolo, eroe del primo viaggio in Corsica, era molto appannato da anni di ufficio che gli hanno fatto sembrare la salita finale un’impresa epica. Anche io ho patito un po’ di stanchezza dovuta alla mancanza di allenamento: non è un giro da post-Covid dove l’unico allenamento (almeno per me) è stato lo scatto per andare a buttare l’immondizia.

Raggiungibilita’

Torino è ottimamente servita con i treni. Noi arrivavamo da tre punti diversi: Como, Domodossola e Milano rispettivamente. Per tutti è stato piuttosto facile arrivare utilizzando treni regionali che avevano il vagone per il trasporto delle bici. Da Domodossola, Paolo è arrivato con un cambio a Novara; io da Como con un cambio a Milano, e Spillo con un treno diretto da Milano.

Bellezza

E’ un viaggio in cui si vivono diversi ambienti nell’arco dei tre giorni: si passa dal lungo Po, ai campi di grano della periferia torinese, si sale e scende nel fascino delle colline langhigiane attraversando borghi tipici, si visitano i meravigliosi campi di lavanda di Sale San Giovanni e si conclude scendendo al mare che in realtà si vede solo a Savona. E’ molto vario e davvero piacevole.

Alloggio

Noi abbiamo campeggiato in due ottimi campeggi nei pressi di Barolo e Priero. Campeggio fornitissimo con piscina e colazione a buffet eccezionale in un ambiente meraviglioso al Camping Sole Langhe. Più minimalista, ma comunque accogliente e ben isolato il Campeggio con Cavalli di Priero. Io e Paolo, necessitando del cambio treno, abbiamo deciso di arrivare a Torino la sera prima della partenza: sorvolo sul posto in cui abbiamo alloggiato per evitare ulteriori discussioni sul posto prenotato da Paolo, anche perchè a Torino è facile trovare una struttura ricettiva (ancor più facile trovarne una migliore di quella prenotata da Paolo).

Costi

I costi sono molto contenuti, perchè i treni che abbiamo utilizzato sono stati tutti regionali su cui il trasporto bici costa 3.50 euro da aggiungere al prezzo del biglietto per la persona. I campeggi oscillavano intorno ai 10 euro a persona in media; e per il cibo ci siamo affidati a pranzi rapidi con panini e pasti pronti in qualche supermercato/bottega, mentre la sera ce la siamo goduta di più con cene in ristoranti dove arrivavamo sui 30 euro a persona. In generale comunque si può considerare una spesa intorno ai 150 euro tutto compreso.

Diario di Viaggio